giovedì 16 agosto 2012

Odore di zenzero


                                                                                     Hoi An,Vietnam


Odore di zenzero e pesce fresco, tra bancarelle di lichi, avocado e dragon fruit. Negozi per turisti, magliette, segnalibri e sacchi a pelo. Triangolari cappelli di paglia, verdure colorate, anziane signore sorridenti: un caleidoscopio di richieste insistenti.“Come, look for a scarf” “Do you want a foot massage?”, “Italy, football!”.
E poi una strada laterale, svicolare in un altro mondo.
Fermarsi, osservare la vita che scorre sul fiume, seduti su panchetti di plastica a sorseggiare un che[1], rendendosi conto che non serve correre per capire, e che certe cose si afferrano solo quando ci si ferma.

Come descrivere Hoi An?
Una carezza di vento caldo, luci soffuse di candele a filo d’acqua, colori di musiche a bordo strada.   
Non si può descrivere la magia di lanterne rosse, di lampade colorate agli alberi, la poesia di aquiloni su un ponte cinese.
Una magia per turisti, forse…Ma pur sempre magia.

Stasera ho detto una preghiera al fiume. Anzi tre.
Una vecchietta mi ha guardata, mi ha osservata parlare all’acqua scura, e mi dato tre lanterne colorate, che ho lasciato andare via lontano.
Un ponte senza parole tra le nostre due vite distanti.


[1] Specie di gelato con latte di cocco, jellies, green beans e frutta

1 commento:

  1. "Stuff your eyes with wonder...". Don't be unhappy!"
    Qualche volta le preghiere non bastano...
    "Come un mostruoso uccello, l'infelicità estende le proprie ali sugli uomini, che non riescono più a scorgere la bellezza del mondo, vivono nel grigiore e nell'irritazione. e hanno smarrito la forza liberatrice del riso..."
    Allora il vecchio saggio (ma poi perché deve essere vecchio?) suggerisce
    questo

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