lunedì 25 febbraio 2013

Carpe Diem


Un carpe diem sofferto, accolto controvoglia, cercando di gioire per le rose senza lasciarsi ferire dale spine. Quelle lacrime dopo 12 ore davanti al computer e la sensazione di non fare mai abbastanza, di non essere mai abbastanza. Tirarsi su, farsi forza,nell’abbraccio di chi non ti conosce  ma ti ricorda che andrá meglio, domani.
E poi l’altro lato di questa medaglia policroma : su un divano all’una di notte, una leffe in mano, a raccontarsi di tutto un pó prima di andare a ballare…Al centro de F, of course.
Svegliarsi con due messaggi di amiche ormai consolidate, correndo tra un compleanno a una cena da oscar e pedalini, ricordandosi lo scotch per i palloncini e dimenticandosi la mappa a casa (sará il caso di comprarsi l phone?). A far networking piú di un alkasetzer, riposandosi solo aspettando il bus, mentre, che bello, alle cinque non é piú cosí buio.
¨You get down in life…But there´s the chance to get up, higher, again¨.
Piú in alto, con i lego di un bimbo di Quattro anni, sorridendo.




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