martedì 29 ottobre 2013

Couchsurfing in San Francisco


Così mi ero ritrovata in un appartamento nel bàrrio spagnolo di Mission, sul tetto di una casa colorata a guardare l’oceano, contemplando San Francisco dal parcoDolores, prima di pedalare sul Golden Bridge e fuggire ad Alcatraz dopo un gelato alFishermen’s Wharf. Mancava la decappottabile perché tutto assomigliasse a un sogno"
Travel memories: couchsurfing in San Francisco


lunedì 28 ottobre 2013

Felicità d'autunno



Ad aspettarmi, quest anno, cornetto alla nutella con candelina, e la gioia di sapere che certe persone ci saranno sempre, dovunque sarò. A ventisei anni ho finalmente capito una parabola, che parla di un figlio e di una pecorella smarrita, e ho sentito la misericordia delle cose semplici, dei sentimenti forti e puri, oltre il rumore delle parole e il bombardamento di messaggi di questi giorni.
E' quasi autunno a Villa Borghese.
Nel parco famiglie e la pace delle domeniche, a giocare a pallone in Italia, come a football a DC: certe cose sempre le stesse. Così io mi domando come sto passando le mie giornate e per cosa ne valga la pena: soldi o apprendimento, valori o abdicazione, carriera o relazioni. Spesso mi arrabbio per cose che non ho, e una parte sa che solo io potrò scegliere di essere contenta.
Oggi è arrivata una signora al lavoro, aveva una piantina, per me.

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martedì 22 ottobre 2013

Roma Benevento in un'ottobrata romana



Via Veneto, i suoi alberi e le sue luci: l'Hard Rock, il Café de Rome e quello di Paris, i turisti americani a mangiarsi il tiramisu' alle 1930. Concerti improvvisati e prime al Barberini, l'opera poco distante, in questo sabato di partite e di allerta contro le manifestazioni del weekend.
Treno verso Benevento a trovare una quasi sorella: dal binario 20 bis, "(un chilometro) oltre il termine del binario" quattro vagoni per 250 persone, un terzo in piedi, i 23 gradi delle ottobrate romane senza aria condizionata, un carico di borsoni verso il sud. Niente iPad ne' iPhone, tutti coi vecchi Nokia in uno zoo di suonerie: l'altra faccia dell'Italia del mezzogiorno.
Chiacchierate esistenziali davanti all'Arco di traiano, caffè alla nocciola sparlando di avventure presenti e passate, una passeggiata lenta di confessioni nel quartiere medievale.
In quale parte del mondo adesso?
Ci credi ancora al cambiamento?
Ti sostiene davvero la fede?
Pranzo domenicale tra spaghetti allo speck, carne alla brace e castagne, chiedendomi che vuol dire "per sempre" e ringraziando perché certe cose non cambieranno mai...

martedì 15 ottobre 2013

Italia




E’ quasi notte.
Villa Borghese, quasi deserta.
In punta di piedi, sporgendosi oltre le grate, oltre il giardino di lavanda, oltre la fontana con i tritoni, lei: Proserpina, sotto i soffitti immensi della Galleria.
Chissà che tempi avranno visto questi artisti, chissà se anche loro si scontrarono con la crisi, la paura della modernità, chissà se anche il Canova lottò contro chi lo chiamava visionario. In questa Italia schiava della crisi, che dietro la crisi troppo spesso si nasconde, ho avuto la fortuna di trovare un lavoro, ben retribuito, in un quartiere bellissimo di Roma. Ho trovato una vera casa, parquet, divano, cortile e pochi rumori: un miracolo. La sera mi concedo Villa borghese e ai Fori arrivo a piedi, dimentica dei ritardi degli autobus.
Un mese e mezzo dopo il ritorno dagli States la domanda spontanea è: "Cosa ti manca?"
Mi vengono in mente tre parole: idee, giovani e imprenditorialità: la speranza nelle nuove idee per sconfiggere la crisi, la fiducia nei giovani, valutati e apprezzati in virtù della loro intraprendenza, l'imprenditorialità come paradigma di vita. Osservando San Pietro in lontananza mi domando cosa manca, cosa mi manca in questa terra: se mi lascerò cambiare o proverò a cambiarla io.

lunedì 7 ottobre 2013

Vola solo chi osa farlo


"Our time is limited, so we don t have to waste it living somebody else life. 
We cannot let dogmas put us in a cage, we cannot live following somebody else thoughts.
We cannot let the noise of other people' s thoughts hide our inner voice. 
And, mostly, we need to follow our heart and our intuition: somehow they know what we really want to become. Everything else doesn't count"    - Steve Jobs-


Ora che sento finalmente i telegiornali italiani parlare dell'Africa, per un emergenza, accorgendosi distratti, dopo anni, che e' un continente dilaniato e in guerra, penso a quegli immigrati cari a nessuno, e penso anche a me è ai miei coetanei, ai tanti di noi che se ne sono andati a cercare una futuro altrove, e a chi è rimasto e pensa ad un ipotetica pensione e al mutuo per la futura casa...
E penso che io mi sentirò sempre diversa.

"Se preferite la libertà alla sicurezza economica, se vi troverete sempre meglio in un monolocale piuttosto che in un loft, non è correndo come pazzi che troverete la gioia. Assicuratevi che ai vostri desideri corrispondano le necessità, e vi accorgerete di non pensar più al Rockfeller Center"

L ho ricopiata in ogni mia agenda, da quattro anni a questa parte, questa frase. E con questo spirito ho puntato i piedi per il Viaggio in Costa d Avorio, per i tre mesi nel lago sperduto nelle montagne della Bolivia, per il cammino in Medio Oriente e per il viaggio interiore a Calcutta. Ho sempre adorato la libertà di un bagaglio leggero, del poter partire portando nel cuore quello che più conta. Detesto le valigie, ma forse il mio e un odi et amo, e forse, come mi disse un giorno mia mamma, felice davvero non lo sarò mai. O meglio, come mi ha detto un amica " sempre avrò in mente un sogno".

"Vola solo chi osa farlo"...Mi disse un giorno qualcuno.