martedì 22 ottobre 2013

Roma Benevento in un'ottobrata romana



Via Veneto, i suoi alberi e le sue luci: l'Hard Rock, il Café de Rome e quello di Paris, i turisti americani a mangiarsi il tiramisu' alle 1930. Concerti improvvisati e prime al Barberini, l'opera poco distante, in questo sabato di partite e di allerta contro le manifestazioni del weekend.
Treno verso Benevento a trovare una quasi sorella: dal binario 20 bis, "(un chilometro) oltre il termine del binario" quattro vagoni per 250 persone, un terzo in piedi, i 23 gradi delle ottobrate romane senza aria condizionata, un carico di borsoni verso il sud. Niente iPad ne' iPhone, tutti coi vecchi Nokia in uno zoo di suonerie: l'altra faccia dell'Italia del mezzogiorno.
Chiacchierate esistenziali davanti all'Arco di traiano, caffè alla nocciola sparlando di avventure presenti e passate, una passeggiata lenta di confessioni nel quartiere medievale.
In quale parte del mondo adesso?
Ci credi ancora al cambiamento?
Ti sostiene davvero la fede?
Pranzo domenicale tra spaghetti allo speck, carne alla brace e castagne, chiedendomi che vuol dire "per sempre" e ringraziando perché certe cose non cambieranno mai...

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